Anche in Toscana una prima Area Wilderness!

 

Le Aree Wilderness del Sistema Italiano, designate sia da enti pubblici (Servizi Regionali per il demanio forestale e, soprattutto, Comuni) quanto da private associazioni ed anche da semplici cittadini, sono distribuite in 11 Regioni ed in 24 Province per un totale di oltre 56.000 ettari. Grande assente è stata da tempo la Toscana, pur “regina” tra esse. Oggi è con orgoglio e soddisfazione che la scrivente Associazione può annunciare che anche questa Regione ha la sua prima Area Wilderness, in Comune di Scansano (Grosseto): Podere San Lodovico.

Non è una grande Area, e neppure unitaria a causa della presenza di alcune piste carrabili realizzate in passato ai fini rurali; ma è comunque, come si usa dire in politica, un “paletto”, un principio: 50 ettari di estensione, distribuiti su 7 Settori e con circa 13 ettari di Zone interne di Tutela Ambientale (dove si rinuncia allo sfruttamento dei boschi).

La recente Area Wilderness Podere San Lodovico, la 79° d’Italia, si è potuta designare grazie al filantropismo della Società Agricola Tenuta San Lodovico Srl, formata e condotta da Arianna Santoro e dai suoi congiunti, Maurizio, Jacopo e Lorenzo Maggiorotti; Società oggi proprietaria dell’antico omonimo podere agrario, nella Maremma collinare grossetana, la quale ha spontaneamente avanzato all’Associazione Wilderness la proposta in tal senso; iniziativa che ha infine portato alla sottoscrizione di un Contratto di Tutela Spontanea per la parte più selvaggia e naturale dei circa 80 ettari della proprietà.

Tutta la Tenuta sarà gestita con indirizzo etico volto a favorire sia la preservazione che il mantenimento dell’habitat della selvaggina. La fauna non è solo rappresentata da una nutrita presenza di caprioli e cinghiali ma anche da specie minori come lepri, istrici, tassi ed anche lupi.

Si tratta di una regione collinare nell’ambito del basso bacino del Fiume Ombrone e suo laterale affluente Torrente Trasubbino, non lontano dai Poggi Alti (651 m slm), una delle colline più elevate dell’entroterra maremmano in provincia di Grosseto, praticamente nell’entroterra del noto Parco Regionale della Maremma.

Nei Settori dell’Area Wilderness sono comprese pendici collinari e alcuni fossi e loro corsi d’acqua più o meno perenni, tutti affluenti del suddetto torrente. La vegetazione boschiva è composta da cedui di roverella, lecci, ornielli, peri selvatici, ginestre ed altre essenze della macchia collinare maremmana.

Quest’iniziativa spontanea di Area Wilderness è stata dedicata ai genitori dei proprietari, con la seguente motivazione: alla memoria dei genitori dei fondatori della Società Proprietaria, Piero Maggiorotti e Sandro Santoro, senza l’intervento dei quali non sarebbe stato possibile giungere né all’iniziativa societaria né alla scelta culturale di quanto deciso col presente Contratto.

L’Associazione Italiana per la Wilderness è lieta ed orgogliosa di presentare quest’iniziativa, non tanto per la spontanea decisione dei proprietari, quanto per il fatto che essa rappresenta un esempio concreto di quelle scelte conservazionistiche del territorio e dell’ambiente che da anni l’AIW indica come strada da seguire al mondo della caccia, alle sue organizzazioni ed ai cacciatori tutti, strada che potrebbe migliorare l’opinione che i cittadini non cacciatori hanno della caccia. Attività che non dovrebbe essere solo volta al prelievo e della selvaggina, ma anche alla concreta difesa degli habitat e dei luoghi dove la selvaggina vive; un esempio, forse il primo, di come la caccia può non solo conciliarsi con la tutela ambientale e territoriale, ma anche divenire occasione per una conservazione rispettosa dei diritti e delle esigenze di prelievo ed utilizzo delle risorse naturali rinnovabili, senza che vengano lesi i diritti degli altri fruitori dell’ambiente, specie quando trattasi di aree la cui difesa non può ottenersi senza il rispetto dei diritti di quelle componenti sociali, quali quelle del mondo rurale, caccia compresa, che hanno comunque loro inalienabili e democratici diritti che il potere politico non può ignorare ed è anzi giusto che li rispetti. Senza ignorare che la difesa e preservazione degli spazi verdi e rurali, è sempre bene ricordarlo, è una necessità per gli stessi cacciatori.

 

Murialdo, 28 Gennaio 2022
Franco Zunino
Segretario Generale Associazione Italiana Wilderness