Monumenti della Natura
FARNIA DI S. BARTOLOMEO

L’ubicazione della monumentale Roverella di S. Bartolomeo, nei pressi di Teano.

ORGANISMO:Soggetto privato - Associazione Italia per la Wilderness
LOCALIZZAZIONE:Comune di TEANO Provincia di (CE)
ANNO:1998
ESTENSIONE:

0,1 ettari

ZONE TUTELA: 
REFERENTE:Sig. Paolo Broccoli - Tel. 333.4609985
LINK: 

 

QUESTA QUERCIA NON ESISTE PIÙ!

PER PROBLEMI FAMIGLIARI ED ECONOMICI L’OLIVETO NEL QUALE ERA UBICATA LA FARNIA È STATO CEDUTO AD UN ALTRO PROPRIETARIO NEL 2010, IL QUALE SENZA PREAVVISO ALCUNO HA ABBATTUTO L’ALBERO!

La scheda di questo ex Monumento della Natura viene lasciata nel sito quale esempio della scelleratagine dell’uomo, della sua ingordigia e mancanza di sensibilità ambientale ma anche di semplice buon senso e rispetto di cose il cui valore monetario intrinseco non è nulla a fronte di quello che un tale albero rappresentava per la storia e la cultura di Teano.

La Farnia (Quercus robur) si trova in una pianeggiante zona agricola coltivata ad oliveto, tra le colline meridionali dell’antico vulcano spento di Roccamonfina. Ha dimensioni veramente monumentali ed è di particolare bellezza e valore naturalistico, raggiungendo il fusto la circonferenza di 4,60 metri a petto d’uomo, avendo un’altezza di circa 15 metri, ed una chioma del diametro di circa 30 metri. L’albero è assolutamente integro. Non avendo mai subito alcuna potatura si presenta con una chioma spettacolare, con i rami più bassi che addirittura giungono quasi a sfiorare il terreno e che racchiudono anche alcuni alberi di Olivo.

NOTE:

La salvaguardia di questo albero si deve al suo proprietario, il Sig. Paolo Broccoli di Teano (Caserta), che mediante la sottoscrizione di un “Contratto di tutela spontanea” con l’Associazione Italiana per la Wilderness si è impegnato a garantirne l’integrità ambientale dedicando l’iniziativa «Alla memoria di Giovanni Broccoli, il quale seppe a sua volta rispettare l’albero che gli venne dai suoi antenati».

Per le note difficoltà di determinare alcune specie di Querce, tendenti anche all’inter-ibridazione (in particolare tra Rovere, Roverella e Farnia), per diversi anni questo albero è stato erroneamente considerato una Roverella, fino a che un più attento esame delle sue caratteristiche, effettuato nel gennaio del 2008, ne ha permesso la corretta identificazione specifica come Farnia.