Evidenziati in colore rosso e verde i Settori dell’Area Wilderness Fiume Tanàgro. In giallo l’area di valore Wilderness del Fiume Tanàgro ricadente in altri Comuni limitrofi.

ORGANISMO:Associazione Italiana per la Wilderness
Comune di Petina
LOCALIZZAZIONE:

Comune di Auletta (Salerno)
Comune di Petina (Salerno)

ANNO:2007
ESTENSIONE:70,3 ettari 
ZONE TUTELA:2 Zone di Tutela Ambientale interne per un totale circa 20,3 ettari.
REFERENTE:Giancarlo D'Aniello - Cel. 3286154716
LINK:www.comune.auletta.sa.it/
Una visione invernale del Fiume Tanàgro. Foto Luigi Apicella

Il Fiume Tanàgro, affluente del maggiore Fiume Bianco che poi confluisce nel Sele, può ritenersi una delle “perle” del Meridione per i valori naturalistici e biologici che preserva e quale habitat di una delle poche popolazioni di Lontra sopravvissute in Italia. La particolare selvaggità del fiume è data sia dalla sua portata d’acqua, che ne fa idoneo habitat anche per una grande quantità di pesci, sia dalla sua “instabilità” morfologica per cui ha creato una vasto letto nel quale durante le piene si sposta in continuazione creando isolotti ed asportando terra da un lato per riporla da un altro, modificando quindi il suo corso o dividendolo in meandri che spesso poi si richiudono impaludandosi e rigenerando cortine di vegetazione. L’Area Wilderness comprende un modesto terreno donato all’AIW sulla riva settentrionale in Comune di Auletta, ed un tratto della riva meridionale in Comune di Pescina. I boschi ripariali sono formati da varie specie di salici, pioppi ed ontani. Presenti sono anche elementi di Ontano napoletano (Alnus cordata). Sulle rive si estendono invece boschi di Roverella, Carpino nero ed altre specie di minori. Faunisticamente l’Area Wilderness è estremamente importante quale habitat della popolazione di Lontra (Lutra lutra) sopravvissuta nel bacino del Fiume Sele. Frequenti sono anche gli avvistamenti di Nibbio bruno e Nibbio reale, nidificanti in luoghi poco lontano, di Folaga, Gallinella d’acqua, Nitticora, Airone cenerino, Garzetta, Merlo acquaiolo, Martin pescatore ed altre specie di uccelli d’acqua e di ripa. Nelle acque del Fiume Tanàgro vivono inoltre diverse specie di pesci, tra le quali: Trota fario (autoctona), Cavedano, Barbo, Alborella e Scardola.

IN QUANTO DESIGNATA IN PRECEDENZA SU DI UNA PROPRIETÀ DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA WILDERNESS ED IN SEGUITO DAL COMUNE DI AULETTA E POI AMPLIATA DA QUELLO DI PETINA, DATI, DESCRIZIONI, NOTIZIE E PARTICOLARI RIFERITI AI TRE SETTORI SONO RIPORTATI E POSSONO ESSERE VISIONATI NELLE PAGINE DELLE ADDENDA ALLE VOCI: Settore BOSCO AIW, Settore RIVA DI PETINA.

NOTE

Un settore designato dal Comune di Auletta lungo la riva settentrionale, comprendente il terreno oggi appartenente all’AIW, è stato poi abrogato nel 2011 a seguito di un cambio politico-amministrativo.

L’Area Wilderness è in gran parte ubicata nell’ambito della Riserva Naturale Regionale Foce Sele Tanagro, che si estende sull’alveo fluviale e fino a 150 metri dalla riva.

Il primo abbozzo di quest’Area Wilderness (per circa 3.000 metri quadrati) fu designato privatamente dall’AIW grazie alla donazione all’Associazione di tre terreni da parte di Achille Cristiani, ex Delegato provinciale LIPU di Salerno, e di Italo Romano (uno dei Soci fondatori dell’AIW) ma anche grazie alla profonda amicizia che da anni lega i donatori a Luigi Apicella (anch’egli socio fondatore dell’AIW). Achille Cristiani ed Italo Romano acquistarono i tre terreni nel 1983 proprio allo scopo di preservarli per finalità ambientali, ed in particolare per salvaguardare una parte di quello che era un notorio habitat di una delle poche popolazioni di Lontra sopravvissute in Italia. La tutela oggi formalizzata con la designazione dell’Area Wilderness, altro non è, pertanto, che il proseguimento di quella spontanea iniziativa. Achille Cristiani ed Italo Romano hanno infatti trovato, nel concetto del “forever wild” della filosofia Wilderness, quello stesso spirito che li spinse a fare l’acquisto e poi la donazione. Successivamente i terreni sono stati designati “Bosco Commemorativo Giovanni D’Acunto” in memoria di un perduto amico dei donatori, il naturalista Giovanni D’Acunto, di Vietri sul Mare, che quei luoghi conosceva ed amava. Come l’Area Wilderness, anche il Bosco Commemorativo è stato poi esteso a tutta la proprietà, e rinominato “Bosco Commemorativo Giovanni e Janet D’Acunto”, intendendo commemorare anche la vedova D’Acunto, nel frattempo anche lei deceduta, la Signora Janet Bouca.

L’Area Wilderness comunale è stata voluta come un contributo del Comune di Petina all’Anno Internazionale della Biodiversità indetto dall’ONU per il 2010.