Relazione Annuale – 2022


Relazione Attività

Esercizio Sociale 2022

ATTIVITA’ DI CONSERVAZIONE

Al contrario degli ulti anni, quando a causa della pandemia da Covid-19 tutti i paesi del mondo hanno dovuto rallentare il proprio attivismo in ogni campo, ed ovviamente anche l’Italia non è stata da meno, il 2022 è stato anche per l’AIW una specie di risveglio dal coma. Il primo effetto positivo è stato l’avvenuta designazione dell’Area Wilderness “Eugenio Niccolini”, di 135 ettari (sebbene suddivisa in 7 settori distinti a causa di alcune strade forestali e tagliafuoco), nel settore più selvaggio rimasto nel noto promontorio di Punta Ala, in Toscana. L’Area, la seconda della Regione, comprende quello che di più integro resta dell’antica tenuta fondiaria del noto Marchese Eugenio Niccolini, famoso cacciatore e scrittore e ambientalista ante litteram.
Il maggior successo resta comunque l’avvenuta designazione dell’Area Wilderness Alta Val Maremola, deliberata dai Comuni di Giustenice e di Magliolo, confinanti e in Provincia di Savona. Uno, perché deciso da due Comuni limitrofi accordatisi per la stessa scelta, cosa che ha permesso il completamento quasi totale dell’area con valore di Wilderness (priva di strade) forse più vasta rimasta in Provincia di Savona. Due, perché l’area oltre al valore di integrità territoriale e paesaggistica, possiede anche un grandissimo valore ambientale per la presenza di decine di specie di flora e fauna rare e addirittura endemiche. Tre, perché nell’occasione, il Comune di Magliolo ha anche accettato di accorpare una fetta di territorio selvaggio alla preesistente Area Wilderness Bric Gettina o “Purin” a suo tempo designata dal limitrofo Comune di Rialto. Nel primo caso si tratta di un’Area di 1.190 ettari, nel secondo di un ampliamento di 75 ettari (il che porta il totale della vecchia Area Wilderness a 650 ettari).
Infine, poco prima della chiusura dell’anno, l’AIW ha avuto la sorpresa di vedersi offrire in donazione 8,9 ettari di terreni boschivi in Comune di Pieve di Teco (Imperia), grazie al filantropico gesto di un cittadino che li aveva ricevuti in eredità dalla propria madre. Con la stesura dell’atto notarile, questi boschi, suddivisi in vari settori in quanto non accorpati, sono stati designati in 13 Zone di Tutela Ambientale, delle quali 8 per un totale di 8,5 ettari, anche in Area Wilderness, denominata Rocca di Calderara dal toponimo principale dell’area rimasta relativamente integra in cui sono ubicati….

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