Addenda – Area Wilderness
Alta Val Maremola (BALZI ROSSI)

Il Settore Balzi Rossi dell’Area Wilderness Alta Val Maremola, delimitato in rosso. Delimitata in verde la Zona di Tutela Ambientale interna. Delimitato in giallo il Settore Monti di Giustenice. Delimitata in azzurro l’Area Wilderness Bric Gettina o “Purin”.

ORGANISMO:Comune di Magliolo
LOCALIZZAZIONE:Comune di MAGLIOLO
ANNO:2022
ESTENSIONE:340 ettari 
ZONE TUTELA:

1 Zona di Tutela Ambientale interne: 40,8 ettari

REFERENTE: 
LINK:

https://www.comune.giustenice.sv.it/it-it/home

http://www.comune.magliolo.sv.it/

Panorama con sulla destra la cresta rupestre dei Balzi Rossi e sullo sfondo i valloni selvaggi dei Monti di Giustenice

Panorama della cresta del Bric Agnellino con sullo sfondo la cima del Monte Carmo

Descrizione.

Comprende una delle parti più selvagge del Monte Carmo, montagna dello spartiacque Tirreno-Padano. In pratica si tratta dell’unica ultima vera montagna della catena alpina prima che si trasformi in Appennino. Nell’Area Wilderness vi viene compreso un tratto del versante settentrionale del Bric Agnellino (1327 m slm), la cima maggiore di questa cresta secondaria del Carmo.  Il versante è particolarmente aspro e inciso da alcuni profondi valloni che fanno parte del bacino sorgentifero meridionale del Torrente Maremola. Particolarmente aspra è la cresta rupestre detta dei Balzi Rossi, anche se purtroppo è stata, per così dire, “addomesticata” e svilita con la realizzazione di una ferrata, che gli ha dato una certa notorietà tra il turismo ascensionistico. A parte qualche tratto di pascolo, perlopiù di antica origine antropica, tutta l’area è rivestita da una densa macchia boschiva. Con in basso boschi cedui di Carpino nero e Roverelle ed altre specie meno frequenti della faces montana, e faggete fino alle vette maggiori, per alcuni tratti anche ad alto fusto. Non mancano aceri, roveri e betulle. Dallo stretto punto di vista naturalistico quest’area rappresenta una realtà biogeografica unica, dove una grande varietà di specie di flora e di fauna tipicamente alpine giungono qui all’estremità orientale della loro distribuzione e dove esse si vengono ad incontrare con quelle tipicamente appenniniche (il limite geografico tra le due catene montuose è infatti stato stabilito solo poco più di una decina di chilometri più a nord, nel famoso Colle di Cadibona o Colle di Altare). Il loro elenco è lunghissimo, e in moltissimi casi di tratta di vere e proprie rarità, spesso anche endemismi reperibili solo qui o in pochi altri luoghi, cosa che rende queste montagne una vera e propria nicchia biogeografica. Tra le specie floristiche almeno degne di una citazione per la loro rarità, ve se ne riscontrano numerose tipicamente alpine, come la Primula odorosa (Primula veris) e la Primula impolverata (Primula marginata), nonché la rara Ginestra pelosa (Genista pilosa), ed il Mirtillo (Vaccinium myrtillus); inoltre, identificate con certezza i “relitti glaciali” Reseda pigmea (Sesamoides pygmaea), forse tra le poche segnalazioni della Liguria occidentale, l’Aglio delle brughiere (Allium ericetorum), la Pinguicola (Pinguicola vulgaris), il Garofano pavonio (Dianthus pavonius) e il Garofano forcato (Dianthus forcatus), tutte specie del solo Piemonte e Liguria occidentale, nonché il Raponzolo con foglie di betonica (Phyteuma betonicifolium), endemismo della Liguria che giunge solo fino al savonese, nonché il Vincetossico giallognolo (Vincetoxicum hirundinaria supsp. luteolum), sottospecie presente solo in Liguria e Campania. Dal punto di vista faunistico rilevante è la presenza di un piccolo nucleo stabile di Camoscio alpino (Rupicapra rupicapra), anch’esso qui all’estremo sud-orientale (ligure) della sua distribuzione.  Frequentatrice, quale territorio di caccia, è anche l’Aquila reale (Aquila crysaetos).

Note.

60 ettari ricadono nella Zona di Rifugio dei Balzi Rossi, designata dall’ATC SV2 dopo la segnalazione di una presenza stabile di un piccolo nucleo di Camoscio alpino.

Il merito di quest’Area Wilderness si deve indubbiamente alle due comunità locali, ma in particolare all’Assessore Luca Orso di Giustenice, il quale, portato a conoscenza della proposta avanzata da Franco Zunino dopo che questi aveva individuato la presenza di una zona montana particolarmente selvaggia ed integra, l’ha subito fatta propria grazie al suo amore per la montagna ed alla condivisione di una necessità di salvaguardia della montagna dalla costruzione di nuove strade e per disciplinare la frequentazione delle mountain bike, divenute un vero flagello per tanti luoghi della riviera occidentale ligure. Alla decisione definitiva ha però poi anche contribuito Elisa Perrone, neo eletta Consigliera nazionale della Wilderness ed abitante nel vicino paese di Pietra Ligure, rivelatasi “garante” verso gli assessori cacciatori in quanto anche lei cacciatrice; cosa che ha poi permesso la non opposizione anche da parte dell’ATC SV2 e dei cacciatori dallo stesso rappresentati.

SETTORE DELL’AREA WILDERNSS ALTA VAL MAREMOLA. IN QUANTO DESIGNATA SU PIÙ SETTORI, UN ALTRO SETTORE PUÒ VISIONARSI NELLA PAGINA DELLE ADDENDA ALLA VOCE ADDENDA MONTI DI GIUSTENICE.