La posizione della Zona di Tutela Ambientale, tra le Borgate Ponte ed Isoletta, di Murialdo.

ORGANISMO:Soggetto privato (Murialdo, Savona) e Associazione Italiana per la Wilderness
LOCALIZZAZIONE:

Comune di Murialdo (Savona)

ANNO:2021
ESTENSIONE:0,008 ettari 
ZONE TUTELA:Contratto di Tutela Spontanea 21 Giugno 2021
REFERENTE:Franco Zunino. Cell. 338.4775072
LINK: 

 

Un altro scorcio del bosco.

Si tratta di un bosco di formazione forestale originaria in avanzata fase di spontanea rinaturalizzazione, dove, lungo il corso di un infossato ruscello risorgivo, che poi precipita nel Fiume Bormida, le piante sono cresciute fino a giungere a dimensioni oggi monumentali. Nella zona sono state inventariate almeno 25 piante se non centenarie almeno tutte prossime a tale età. Le specie che vi allignano sono diverse, ma in particolare è la presenza di un Pioppo nero (Populus nigra), introdotto dall’antico proprietario e che oggi ha raggiunto le colossali dimensioni di 270 cm di circonferenza a petto d’uomo ed una vertiginosa altezza di oltre 30 metri che impreziosisce il bosco, così come altre due piante che sono giunte ai 240 e 200 cm di circonferenza, sebbene meno spettacolari in quanto all’altezza a causa di rovine dovute a fenomeni atmosferici. Tra i venticinque alberi maggiori, tutti superiori ai 100 cm di circonferenza ed altezze dai 15 ai 30 metri, vi sono anche numerosi Ontani neri (Alnus glutinosa), 7 dei quali con dimensioni dai 170 ai 150 cm di circonferenza. Del bosco fanno inoltre parte alcuni alberi di Ciliegio selvatico (Prunus avium), nonché un Acero campestre (Acer campestre) ed una Noce (Juglans regia).

NOTE           

La Zona di Tutela Ambientale si deve al filantropico gesto della proprietaria, Sig.ra Gabriella Viglizzo (Murialdo, SV) che, su interessamento del figlio Samuele Salvatico informato dell’iniziativa dell’AIW, per il suo grande amore per alcuni alberi in un bosco di sua proprietà, ha spontaneamente contattato e proposto all’Associazione di volerli tutelare.

La Zona di Tutela Ambientale è stata dedicata dalla proprietaria al proprio nonno, Carlo Franco, con la seguente motivazione: In memoria e ricordo dell’amore che egli ebbe per questo luogo natio da sempre ricordato come le “Ciante ed Carlin”, alcune delle quali egli stesso piantò e poi rispettò per tutta la vita, assicurando loro quella crescita che le ha portate al monumentale aspetto di oggi, quasi un dono lasciato alla famiglia in sua perenne memoria.