Lupo appenninico e Orso marsicano: Riflessioni di un conservazionista

  1. Nel Cilento, sulla superstrada che da Battipaglia porta ad Agropoli, nei giorni scorsi è stato investito ed ucciso un esemplare di Lupo. Si tratta di un lupo dalla cui livrea si può notare, come in pochi casi, la distinta diversità della sottospecie meridionale o Canis lupus italicus; un animale adulto e bellissimo proprio del fenotipo italiano, che fa a pugni con le tante fotografie di lupi che ci provengono dal Nord Italia (ma negli ultimi anni anche dal Centro). Eppure c’è ancora chi vuole credere che i lupi oggi presenti in varie parti delle Alpi siano uguali a quelli che vivono sull’Appennino, mentre c’è un abisso; e spesso non propriamente belli possono definirsi proprio quelli “alpini”, e probabilmente perché sono individui “bastardi” frutto di vari incroci non solo e tanto con cani, ma con varie sottospecie di lupi di dubbia provenienza: un lupo qualsiasi pur che ci sia il lupo! Peccato che la bellezza del lupo meridionale, quando la si evidenzia come nel caso di quest’esemplare salernitano, è tale da emozionare qualsiasi sincero zoologo; una bellezza che gli viene proprio dalla sua purezza fenotipica e che dovrebbe spingere almeno i naturalisti e gli zoologi (lasciamo perdere gli animalisti ed i lupofili!) a fare di tutto perché non venga persa con un progressivo imbastardimento conseguente di incroci con cani e con altre sottospecie di lupo. Invece si pensa solo a difendere un lupo qualsiasi pur che sia lupo; e più i lupi sono meglio è (è recente l’avvistamento in Abruzzo di un branco di non meno di trenta/quaranta esemplari in pieno habitat dell’orso marsicano!): intanto i danni li subisce il mondo rurale (e magari anche l’orso!), che paga per tutti!
  1. Ecco un esempio di come si possono ingannare i lettori pur scrivendo la verità. leggiamo sulla rivista Panda del WWF, che «Dal 1970 ad oggi sono stati rinvenuti 128 orsi morti. In più del 45% dei casi, la morte è stata provocata da uccisioni illegali (bracconaggio tramite veleno, colpi di arma d fuoco o trappole con lacci metallici)…» Ora, la prima manipolazione della notizia è quella di far pensare indirettamente che vi siano state uccisioni legali, cosa impossibile visto che l’orso è animale severamente protetto. L’altra è quella di basare le statistiche non sugli ultimi anni o su un solo anno, ma di accumulare dati vecchi di anni ed anni (e che potrebbero anche farsi risalire a centinai di anni indietro!) per poi utilizzarli per commentare la situazione odierna! Il che inganna il lettore. La seconda, è quella di mettere in un unico calderone dati che andrebbero separati secondo i tipi di mortalità (ad esempio, non esiste una casistica per gli orsi morti a causa di cattiva gestione del Parco o per manipolazioni gestionali degli stessi orsi: eppure ve ne sono, e non meno di quanti addebitati negli ultimi anni al bracconaggio!). L’articolo poi prosegue con una lunga tirata, appunto, sul bracconaggio, quando i casi di bracconaggio inteso come lo intendono i lettori, ovvero uccisioni intenzionali, specie durante attività di caccia,         praticamente non ne esistono o sono rarissimi e risalenti a molti anni addietro. Ad esempio, andrebbero messe in una casistica a sé stante le uccisioni di pastori per rivalsa per danni non pagati, e non considerarle “bracconaggio” solo perché la legge così le definisce tecnicamente!). Per non dire poi della caccia: ad esempio, nonostante la dichiarazione dell’autore dell’articolo, resta il fatto che storicamente (parliamo almeno degli ultimi 50 anni) non esiste alcuna prova di uccisione di orso marsicano che sia stata provocata o conseguenza di legittima attività di caccia! Sfido quindi l’autore a darne notizia con tanto di data/anno, località e nomi e cognomi di chi risulti alle autorità che abbia commesso un tale crimine (gli archivi delle Procure parlano!). Sfida aperta, quindi. Si attende pertanto una tale prova e/o una smentita. Per l’ennesima volta, si ribadisce che le cause giuste non hanno bisogno di bugie o falsificazioni per essere difese. Se una causa è giusta è la verità che la sostiene che ne favorisce la vittoria! Così come le vittorie ottenute con l’inganno, spesso si rivelano foriere di altre problematiche!

Murialdo, 25 Marzo 2022

Franco Zunino
Segretario Generale AIW