Addenda – Area Wilderness
Monte Cavallo-Rocce Bianche (ALTO PRESCUDIN)

L’Area Wilderness Alto Prescudin. Evidenziata in verde, la parte del Bacino Rappresentativo e Sperimentale esclusa dall’Area Wilderness.

ORGANISMO:

Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia;

LOCALIZZAZIONE:

Comune di BARCIS (PN);

ANNO: 2007
ESTENSIONE: 1.491,3 ettari 
ZONE TUTELA: 1 Zona di Tutela Ambientale interna di 1.452 ettari
REFERENTE:Servizio Gestione Forestale - Tel. 0432.555892
LINK: www.regione.fvg.it
Panorama autunnale con le alte pareti del Capel Grande e del Crep Nudo. Foto Andrea Fornasieri
La parte centrale della valle del Prescudin, con al centro il Palazzo omonimo e a destra l’ampio corso del torrente. Foto Andrea Fornasieri

Ubicata nel settore occidentale delle Prealpi Carniche, comprende tutto il bacino della valle omonima, nella media Val Cellina. Il Bacino del Prescudin si divide in due valloni principali, la Val del Tasseit e la Val Zea, entrambi solcati da ripidi torrenti ai quali si devono vistosi fenomeni erosivi che hanno creato situazioni morfologiche tali da renderne spesso difficile anche l’accesso. La quota inferiore è a 420 m s.l.m., mentre lemassime sono raggiunte col Crep Nudo (2.297 m slm) e col Monte Messer (2.230 m slm); facenti parte della cresta che delimita ad Ovest la valle. Le alte pareti e rupi di calcare e dolomia lungo tale spartiacque gli conferiscono un aspetto estremamente scenografico, reso di particolare asprezza dalle profonde erosioni incise negli accumuli di detriti morenici percorsi dai rii e dai torrenti. La vegetazione arborea è dominata dal faggio, spesso consociato con tasso e latifoglie termofile varie come il Carpino nero. Le tipologie forestali prevalenti sono le faggete sub-montana, montana, alti-montana e sub-alpina; vi sono inoltre le faggete primitive di rupe e di falda detritica e le pinete di Pino nero su pendii aridi esposti a Sud. Più in alto, si trovano mughete, prati magri e ambienti rupestri. La componente floristica denota elementi di pregio: abbondanza di endemismi (es.: Arenaria huteri su rocce ombrose o stillicidiose) o di grande interesse, con ben 504 specie già determinate. Interessante è la vegetazione di ghiaione del Gravon del Tasseit in esemplare successione altimetrica e in funzione della granulometria. La fauna è ben rappresentata anche da popolazioni di Camoscio, Capriolo e Cervo, la cui intensa frequentazione di cervi è palesata da segni di scorticamento sulle piante di tasso.


NOTE:


Questa designazione viene a costituire, di fatto, un riconoscimento dell’“area wilderness” quale garanzia di una superiorità vincolistica così come intesa negli USA. L’Area Wilderness comprende infatti gran parte di quella è ritenuta una specie di riserva naturale orientata, definita Bacino Rappresentativo e Sperimentale del Prescudin.  



Benché la scelta di designare in Area Wilderness questo Bacino Sperimentale sia stata del Servizio gestione forestale e antincendio boschivo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, è però interessante notare come tale compendio fosse stato per la prima volta proposto come Area Wilderness nel 1980, in uno specifico Piano in appendice a quella che è la prima pubblicazione italiana sulla Wilderness ed il suo concetto di conservazione, curata da Franco Zunino ed edita dall’allora Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste: “Wilderness”, una nuova esigenza di conservazione delle aree naturali, in “Collana Verde” n. 51/80.Anche la sua denominazione è quella a suo tempo proposta nel suddetto Piano, che prevedeva però un vincolo di Wilderness solo per la parte alta del vallone e per un settore separato (Monte Laura).  


Il merito di questa e delle altre Aree Wilderness friulane va dato al Dott. Emilio Gottardo, Direttore del Servizio Gestione Forestale della Regione Friuli Venezia Giulia, il quale, dopo aver appreso delle finalità di queste Aree e contattato l’Associazione Italiana per la Wilderness, ne ha propugnato e caldeggiato la designazione nell’ambito delle foreste di proprietà regionale.