Addenda – Area Wilderness
Catena dei Monti Actze (LE MAINARDE)

L’Area Wilderness Le Mainarde. Evidenziata in rosso il settore di Vallerotonda. Evidenziato in verde il settore di S. Biagio Saracinisco. In basso, in giallo, la parte settentrionale dell’Area Wilderness Gola del Fiume Rapido. In azzurro, i limiti meridionali del Parco Nazionale d’Abruzzo

ORGANISMO:

Comune di Vallerotonda;

LOCALIZZAZIONE:

Comune di Vallerotonda (Frosinone);

ANNO:2008
ESTENSIONE:

830 ettari

ZONE TUTELA:

5 Zone di Tutela Ambientale interne per un totale di circa 423 ettari (zone ancora da definirsi).

REFERENTE: 
LINK: 

Monumentale albero di Faggio.

Le Mainarde in aspetto invernale, con l’imponente Monte Mare e, sullo sfondo, la cima del Monte Marrone (Molise).

L’Area Wilderness comprende l’estrema parte meridionale di quella che può ritenersi la seconda grande area unitaria del Parco Nazionale d’Abruzzo, estesa su tutta la lunga catena, e le valli laterali, che dai monti Amaro e Petroso a nord giunge a sud ai monti de La Meta e le Mainarde: un integro complesso selvaggio di oltre 10.000 ettari che oggi ha il suo primo abbozzo di Area Wilderness ne Le Mainarde di Vallerotonda. Nell’Area Wilderness ricadono le basse pendici occidentali e meridionali dell’imponente Monte Mare (2.020 m slm) e della Catenella delle Mainarde, nonché parte della medio-bassa Valle Venafrana e dell’impetuoso Rio Chiaro, nell’alto bacino del Fiume Volturno. Faunisticamente questa zona rappresenta una importante habitat sia per l’Orso bruno, sia per il Camoscio d’Abruzzo che per la Coturnice appenninica. E’ interessante dal punto di vista botanico per la presenza di una grande varietà di specie che vanno dai limiti più bassi delle montagne con boschi miste di querce a quelli  della faggeta; tra l’altro spiccano alcuni popolamenti di Ramno (Rhamnus alpina), le cui bacche sono particolarmente appetite dall’Orso. Di grande interesse è la presenza di un tratto di foresta insolitamente umida e vicino al climax, con alberi tra i più alti di questa regione. Uno stato vegetazionale che si caratterizza ed abbina anche ad un’interessante situazione geo-morfologica per la presenza di un fenomeno morenico di estrema evidenza e scenicità, forse anch’esso tra i pochi della regione del Parco completamente ammantati di alberi. Da un punto di vista storico l’Area Wilderness tutela lo scenario principale in cui si svolse la famosa “Battaglia delle Mainarde” durante l’ultimo conflitto mondiale, nel dicembre 1943, quando, lungo questo tratto della Linea Gustav, avvenne lo scontro tra l’esercito tedesco in ritirata verso nord e gli Alleati avanzanti da sud. Qui avvenne anche il terribile eccidio del “Collelungo”, dove, per un’oscura rappresaglia, i tedeschi trucidarono 38 civili e 4 soldati italiani.

 

NOTE:

Si tratta della seconda Area Wilderness designata dal Comune di Vallerotonda. La prima è stata l’Area Wilderness Gola del Fiume Rapido. Entrambe le Aree Wilderness ricadono nell’ambito dell’Azienda Faunistico-Venatoria di Vallerotonda e ben 580 ettari ne costituiscono il “Riservino” o Zona di Rifugio chiusa alla caccia. Sia l’Azienda Faunistica sia le Aree Wilderness si debbono alla lungimiranza del Dott. Giovanni Rongione, in tutte e due i casi Sindaco di Vallerotonda e cacciatore illuminato. E’ la prima Area Wilderness comunale ad essere stata designata nella fascia esterna del Parco Nazionale d’Abruzzo. Il Consiglio comunale ha deliberato la dedica di quest’Area Wilderness a tutti i caduti della “Battaglia delle Mainarde” ed ai morti del tragico evento che la caratterizzò.