AREA WILDERNESS
MONTE ARUNZO (MONTI GIRIFIFALCO E AREZZO)

Il settore di Area Wilderness Monti Girifalco e Arezzo. In verde la Zona di Tutela Ambientale interna.

ORGANISMO:Comune di Castellafiume
LOCALIZZAZIONE:Comune di CASTELLAFIUME (Aquila)
ANNO:2015
ESTENSIONE:215,0 ettari 
ZONE TUTELA:1 Zona di Tutela Ambientale interna: 173,3
REFERENTE:Dott. Germano Tomei – Cell. 338.7339566
LINK: 
Il Monte Girifalco con in lontananza il Monte Arunzo; sullo sfondo l’alta Valle del Liri con i paesi di Petrella Liri, Tagliacozzo ed i Monti Simbruini.
Scorcio delle rupi del Monte Arezzo con sullo sondo la Valle del Liri.
Nell’alta valle del Fiume Liri, dove comprende la porzione centrale del versante meridionale della lunga serra di monti che da Capistrello giunge praticamente integra fino a Tagliacozzo e che ha al centro i Monti Girifalco (1268 metri) ed Arezzo (1279 m), caratterizzato da alte fasce rupestri che si susseguono per diversi chilometri di lunghezza. Si tratta di «pendii accidentati con un’elevata rocciosità affiorante (…) caratterizzati da soprassuoli degradati quasi totalmente privi di vegetazione e costituiti da praterie sterili più o meno cespugliate e arborate»; ovvero un bioma in fase di rinaturalizzazione formato da radi alberi e cespugli di Roverella, Acero campestre, Pioppo grigio, Orniello, Leccio (rari elementi sulle rupi), Faggio (presenza rara), Ginepro comune e Ginepro croccolone; botanicamente si segnala la presenza della Salvia, ma potrebbe rivelare anche la presenza di rare specie floristiche meritevoli di ricerche particolari. Di grande valenza per la sua biodiversità naturale, data dalla presenza di una colonia nidificante di Avvoltoio Grifone (specie un tempo estinta sull’Appennino e poi reintrodotta alcuni anni or sono nella non lontana Riserva Naturale Statale Monte Velino); colonia venutasi a creare dopo che alcuni esemplari vi si sono spostati avendo qui trovato un migliore e più idoneo sito di nidificazione. Oltre al Grifone sono presenti e nidificano altre rare specie, quali il Corvo imperiale ed il Falco Pellegrino (o forse, od anche, il Lanario). Secondo quanto ne riportano alcune fonti bibliografiche non mancherebbe la presenza del Gatto selvatico e anche l’Istrice ed il Gufo reale, nonché sorvoli di Aquila reale. Segnalata sarebbe anche stata la Salamandrina dagli occhiali e la rara farfalla Carcharodus boeticus.

NOTE: 

Merito per la designazione di quest’Area Wilderness va dato al Delegato Regionale AIW per il Lazio Aldo Gismondi, grazie ai primi contatti presi e portati avanti con l’amministrazione comunale.